23 miliardi di euro, +17,6% rispetto alle cifre relative al 2016. Queste cifre offrono una prima stima di come l’ambito dell’e-commerce stia prendendo piede anche in Italia, Paese che tradizionalmente mantiene un rapporto più controverso con questo mezzo di acquisto rispetto a quanto accade in media negli altri grandi Paesi industrializzati.
È un segnale che dunque anche gli italiani cominciano a fidarsi e ad affidarsi sempre più spesso agli acquisti online, aumentando la penetrazione nel tessuto sociale e culturale di marchi come Amazon, Wish, AliExpress o le sezioni di acquisto online di catene come Euronics o Zalando.
Per comprendere ancora meglio questo fenomeno è utile partire da una tradizione importata dagli Stati Uniti e ormai sempre più apprezzata anche nella nostra penisola: il Black Friday, parte del più vasto Cyber Weekend.
Il Black Friday è il venerdì all’indomani del sentitissimo Giorno del Ringraziamento, ed è la giornata che a tutti gli effetti apre il periodo degli acquisti pazzi in previsione del Natale. Secondo il rapporto del network di consulenza Awin, nel 2017 in Italia si è registrato un incremento delle transazioni del 22% rispetto al Black Friday 2016, con un aumento della spesa media di ben 28 Euro (85 contro 57) e un aumento di circa il 6% degli acquisti effettuati tramite smartphone.
Quest’ultimo dato darà molto lavoro a chi sviluppa siti ecommerce che ormai devono essere realizzati pensando prima alla fruizione da dispositivi mobile e in secondo luogo a quella da computer fissi o portatili.
Cifre e percentuali che subiscono poche variazioni quando il periodo considerato si estende al Cyber Weekend, ossia il periodo che va dal Black Friday al Cyber Monday, altra apprezzatissima ricorrenza di sconti e offerte.
La standardizzazione dei principali meccanismi, e una certa serietà globale dimostrata dai principali marchi attivi nell’e-commerce, stanno convincendo anche un popolo tradizionalmente un pò più restio come quello italiano ad affidarsi a questo mezzo per i propri acquisti, e anche per il 2019 la tendenza sembra potersi confermare e rafforzare.
I settori trainanti per le vendite dei siti ecommerce saranno quasi certamente ancora una volta l’informatica/elettronica (+18% di crescita stimata) e quello dell’abbigliamento (+21%), ma si prevedono ottimi numeri anche per altri settori abbastanza forti come l’editoria (+25%), la gastronomia (+34%) e arredamento (+44%).
Ciliegina sulla torta, lo stimato incremento delle transazioni tramite dispositivi mobili, che dovrebbe assestarsi attorno al 33% nel corso del 2019.
Insomma, ormai il vecchio “tabù” sembra davvero essere stato abbattuto, e il commercio online sta diventando anche in Italia un ambito ricco e competitivo a pieno titolo, accanto al commercio tradizionale che comunque mantiene ancora una posizione dominante.