L’uomo è il frutto di un processo evolutivo. Evoluzione fisica e celebrale; industriale e sociale; morale e spirituale. E il progresso investe ogni campo.
Ogni epoca storica ha visto un miglioramento, un cambiamento; e questo, che cos’è se non il risultato dell’intelletto umano, del suo ingegno, della sua genialità? INVESTIRE E PROGREDIRE. Questo è stato l’obiettivo principe di ogni era storica, dall’antichità a oggi. E oggi, qual è il business del momento? Il settore nel quale l’uomo intendere crescere, maturare? Senza ombra di dubbio il settore delle energie rinnovabili. Rispetto ambientale, riduzione dell’inquinamento atmosferico, promozione di nuovi posti di lavoro e, soprattutto, redditizie.
Conoscere la resa degli impianti fotovoltaici, il loro funzionamento, le caratteristiche ormai è semplice; anche per i pochi esperti in materia è sufficiente navigare in Internet per saperne qualcosa di più. Ma forse in pochi saranno a conoscenza dell’ultima trovata sul mercato: i lampioni fotovoltaici, apparecchi che, sfruttando l’energia solare, producono energia elettrica, illuminando zone o strade distanti dalla rete elettrica. Ora, senza soffermarsi ulteriormente sul loro meccanismo di funzionamento (che, del resto è similare a quello dei pannelli fotovoltaici) vorrei puntare l’attenzione sulla novità, sull’invenzione, sul tocco di genialità appunto.
L’uomo per natura mira alla perfezione, al meglio; ma è chiaro che può raggiungere solamente un livello di perfettibilità, tale che gli permetta di migliorare la situazione precedente. Vi siete mai chiesti quali sono gli svantaggi di una centrale elettrica? I residui della combustione dei combustibili generano una quantità elevata di prodotti inquinanti come i fumi, gli ossidi di zolfo e azoto, che possono essere dispersi nell’ambiente. E quindi l’uomo si è “ingegnato” sfruttando una delle maggiori fonti rinnovabili: il sole. E ha cercato di utilizzare questa fonte di “investimento”al meglio; dai pannelli ai lampioni fotovoltaici. Massimizzare le risorse e i guadagni in vista di un progressivo sviluppo, progresso e miglioramento.
I lampioni fotovoltaici quindi rappresentano non l’ultima, ma “un’altra novità” nell’ambito delle energie rinnovabili. Ci saranno ulteriori scoperte, invenzioni e questo perché l’uomo è un animale ragionevole instancabile. Sfrutta la sua inventiva, il suo estro, il suo intelletto; tutte le armi che ha a disposizione per apportare delle migliorie a tutto ciò che lo circonda. In modo da aumentare il suo benessere non solo psico-fisico ma anche quello sociale ed economico.
Investire quindi per ottimizzare i guadagni e ridurre le perdite sfruttando tutte quelle risorse dalle quali è possibile ottenere maggiori risultati.
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Il mercato delle crociere: uno sviluppo inarresta
Un mercato che cresce ininterrottamente da circa quarant’anni si può forse considerare un’anomalia. Ma è esattamente quello che è accaduto e sta accadendo al settore crocieristico, che dalla sua nascita, riconducibile alla fine degli anni Sessanta, non ha mai smesso di aumentare i propri volumi.
Dai circa 700 mila crocieristi del 1970, si è passati ai 4,5 milioni degli anni Novanta, per arrivare infine ai 19 milioni stimati per il 2010. Un trend impressionante, che è stato al centro di un importante momento di analisi e confronto tra operatori, istituzioni e ricercatori organizzato da MSC Crociere presso il Senato della Repubblica.
Nell’occasione è stato presentato un approfondito studio sul mercato delle crociere, realizzato da Ca’ Foscari Formazione e Ricerca, società facente capo all’Università Ca’ Foscari di Venezia, coordinato dal prof. Francesco di Cesare in collaborazione con Risposte Turismo che ha valutato gli andamenti del settore, con un particolare focus sul caso MSC Crociere.
Secondo i dati di Cruise Line International Association (CLIA), il trend positivo continuerà perlomeno fino al 2015, quando i turisti delle crociere arriveranno a 25 milioni.
Ma come nasce questo fenomeno e quali sono le sue ragioni?
UN PO’ DI STORIA
La nascita dell’industria crocieristica si fa risalire alla fine degli anni Settanta, come evoluzione dei collegamenti tra Europa e Stati Uniti effettuati all’epoca dai grandi transatlantici, che trasportavano migliaia di emigranti nel nuovo continente.
Per quel tipo di navi l’esigenza era semplicemente di garantire il trasporto da una costa all’altra nel più breve tempo possibile: nessuna fermata intermedia e una netta discriminazione tra le classi erano le caratteristiche di questi viaggi.
Con la riduzione dei flussi migratori verso le Americhe, l’affermarsi del trasporto aereo ad alta capacità, la chiusura del canale di Suez – che costrinse le compagnie a modificare le rotte verso l’Oriente – si assiste alla costruzione delle prime navi progettate per viaggi multidestinazione, con la possibilità per il cliente di scegliere tra diversi itinerari.
Negli anni Ottanta, inizia la crescita inarrestabile della domanda crocieristica, specialmente in America, destinata poi a estendersi, nel giro di un ventennio, a Europa e anche Asia. Le compagnie diventano da sales oriented a market oriented.
IL MERCATO ATTUALE
Quello americano resta sempre il mercato di riferimento, mentre a livello europeo i crocieristi provengono soprattutto da Gran Bretagna, Germania e Italia.
Molte le caratteristiche comuni ai turisti delle crociere: sono per la maggior parte first timers, preferiscono vacanze brevi (circa una settimana) hanno un età media di circa cinquant’anni, per quanto questo valore sia ultimamente in diminuzione.
La principale ragione che spinge i consumatori – americani ed europei – a scegliere una crociera risiede nel fatto che viene percepita ancora un prodotto nuovo che concentra molte persone in un unico luogo e favorisce la socializzazione.
Il profilo del crocierista si è evoluto nel tempo: dal turista facoltoso e con molto tempo a disposizione di una volta a quello giovane, dinamico, viaggiatore e ‘divoratore’ di immagini e destinazioni.
Oggi il target principale è diventato la famiglia, cui tutte le compagnie si rivolgono con tariffe specifiche, ad esempio non facendo pagare i ragazzi fino a 18 anni. A ruota, seguono gli sposi: in Italia oggi una coppia su due sceglie la crociera come soluzione per la propria luna di miele.
TREND DELL’OFFERTA
A differenza di altri settori turistici, nel comparto crocieristico è l’offerta a trainare la domanda. La crescita degli ultimi anni è frutto di una diversificazione del mercato.
Altra peculiarità significativa è la concentrazione del mercato: l’80% infatti è suddiviso tra cinque player. Inoltre le compagnie hanno immesso sul mercato navi sempre più grandi con una maggiore capacità in termini di posti letto, dato che va di pari passo con tassi di occupazione delle navi vicini al 100%.
Evoluzione dell’offerta mondiale di posti letto e navi tra il 1989 e il 2009
NAVI E PORTI
La cantieristica navale è storicamente europea: i maggiori siti di produzione di navi da crociera, anche per clienti statunitensi, sono italiani (Monfalcone, Genova, Marghera con Fincantieri), francesi (Saint Nazaire con gli storici Chantiers de l’Atlantique, oggi STX Europe), finlandesi (Aker Yards) e tedeschi (Meyer Werft).
Tra il 2010 e il 2012 è prevista la consegna di venticinque nuove navi da crociera per quattordici diversi armatori.
Se guardiamo alle movimentazioni, fra i primi trenta porti a livello mondiale risultano ben 6 porti del Mediterraneo: Barcellona, Civitavecchia, Venezia, Pireo, Napoli e Palma de Mallorca.
Caratteristiche di traffico nei primi 6 porti del Mediterraneo, 2009
L’Italia è il primo paese del Mediterraneo, ma i flussi nel nostro Paese sono concentrati in poche realtà portuali, soprattutto Civitavecchia, Venezia, Napoli e Genova e sono legati ai bacini d’utenza principali, vale a dire Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Lazio.
Parola chiave per il mercato crocieristico, specie quello mediterraneo, è la “destagionalizzazione”: nel Mare Nostrum, infatti, sono in forte aumento i crocieristi nei mesi autunnali e invernali, che in precedenza preferivano spesso destinazioni caraibiche.
INDUSTRIA E BUSINESS
L’elevata concentrazione degli operatori è sempre un fattore chiave. Quello delle crociere è di fatto un oligopolio, cui si è giunti essenzialmente attraverso una serie di fusioni e acquisizioni.
Il business delle crociere è fortemente dipendente da costi fissi e indebitamento e, proprio per via del ridotto numero di player, le grandi imprese del settore sanno che qualunque decisione prenderanno influenzerà non solo il proprio destino ma anche quello di tutto il comparto.
L’industria ha visto inoltre un sempre più frequente ricorso a processi di integrazione verticale, per cui sono state via via portate all’interno dei grandi gruppi funzioni (e di conseguenza aziende) che inizialmente erano esternalizzate. E’ il caso di molte aziende di catering, agenzie marittime, aziende portuali, oggi non più indipendenti ma facenti capo a gruppi di cui prima erano semplici fornitori.
La Compagnia
Dopo molti anni di crescita senza precedenti, oggi MSC Crociere vanta la flotta più moderna al mondo, con11 unità in funzione che sono in grado di trasportare 1,2 milioni di passeggeri. MSC Crociere è leader nel mercato delle crociere nel Mediterraneo, dove naviga tutto l’anno e offre una vasta gamma di itinerari stagionali nel Nord Europa, nell’Oceano Atlantico, nei Caraibi, in Nord America e in Canada, in Sud America,nell’Oceano Indiano e nell’Africa Meridionale e Occidentale. La Compagnia, a capitale interamente europeo,impiega 12.000 dipendenti in tutto il mondo e ha uffici in 42 Paesi.
La Flotta
La flotta di MSC Crociere è il risultato di un programma d’investimento da 5,5 miliardi di Euro, iniziato nel 2003. Le ammiraglie della classe Fantasia, MSC Splendida (luglio 2009) e MSC Fantasia (dicembre 2008) sonole navi più grandi mai commissionate da un armatore europeo; hanno una stazza di 138.000 tonnellate, una lunghezza di 333 metri, una larghezza di 38 metri e ospitano fino a 3.959 passeggeri. Le navi sono state costruite presso i cantieri navali STX Europe a Saint-Nazaire, in Francia. Alle navi di Classe Fantasia se ne aggiungono quattro della Classe Musica – MSC Magnifica (2010), MSC Poesia (2008), MSC Orchestra (2007) e MSC Musica (2006) – che hanno una stazza di 90.000 tonnellate e possono trasportare fino a 3.000 ospiti ciascuna. Fanno parte della Classe Lirica MSC Sinfonia (2005), MSC Armonia (2004), MSC Opera (2004) e MSCLirica (2003) che, con una stazza di 60.000 tonnellate, ospitano fino a 2.000 passeggeri ciascuna. Completa la flotta MSC Melody, stazza 35.000 tonnellate per 1.000 ospiti.
Il Rispetto del Pianeta e la Responsabilità Sociale
MSC Crociere ritiene che essere leader mondiale comporti anche una maggiore responsabilità sia versol’ambiente che verso le persone che lavorano per la Compagnia. Il suo impegno per la salvaguardia dell’ecosistema marino, nonché la tutela della salute e della sicurezza dei viaggiatori e del personale, ha consentito a MSC Crociere di conquistare numerosi premi e certificazioni. MSC Crociere è stata la prima Compagnia ad aver ricevuto il “6 Golden Pearls” dall’organismo internazionale di certificazione BureauVeritas per la tutela dell’ambiente. Questo speciale riconoscimento attesta il Cleanship 2 per l’aria, l’acqua e isistemi di trattamento dei rifiuti, così come la certificazione ISO 14001 (per la gestione ambientale), ISO22000 (per la sicurezza alimentare) e OHSAS 18001 (per la salute e la sicurezza sul lavoro). Con la nuova ammiraglia MSC Splendida, l’azienda rispetta anche gli standard richiesti dal progetto volontario Energy EfficientDesign del Bureau Veritas. Tra gli altri riconoscimenti ufficiali ci sono il Green Planet Award (per l’eco-compatibilità) e il premio CIAL (per il riciclo dell’alluminio). Tra tutti gli aspetti del catering aziendale, la qualità e la sicurezza alimentare sia a bordo che a terra, sono state riconosciute attraverso le certificazioni ISO 9001 e ISO 22000. MSC Crociere è stata tra i primi firmatari del Venice Blue Flag, accordo per la riduzione delle emissioni nella Laguna di Venezia e da allora ha firmato altri accordi simili con le Autorità Portuali di Civitavecchia e Genova, che limitano le emissioni di zolfo a livelli inferiori del minimo legalmente richiesto.
MSC Crociere ha avviato un’importante partnership a scopo umanitario con l’UNICEF, Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Annunciata nel mese di luglio del 2009, la collaborazione Get on board for children è finalizzata alla realizzazione di un progetto per aiutare i bambini e gli adolescenti disagiati di 126 comunità urbane inBrasile, contribuendo a garantire loro una educazione e una scolarizzazione adeguata. Nei suoi primi 6 mesi di esistenza il progetto ha raccolto 200.000 Euro.
L’Esperienza MSC Crociere
MSC Crociere è orgogliosa di essere un’icona dell’italianità, che si esprime nell’eccellente e sofisticato design e nellatradizionale ospitalità senza pari. Le innovazioni, sia all’interno che all’esterno delle navi di MSC Crociere, hanno portato premi prestigiosi agli architetti navali dello studio De Jorio Design International. A bordo, il Gourmet lega l’esperienza della cucina regionale con le migliori specialità della cucina mediterranea e internazionale. Infine, MSC Crociere ha stabilito nuovi standard di lusso per le navi da crociera con la MSC Aurea Spa, un magnifico centro benessere balinese, e l’MSC Yacht Club, una zona esclusiva dedicata all’eccellenza a bordo delle due navi ammiraglie della flotta, con suite eleganti e un servizio maggiordomo 24 ore al giorno oltre ad altri numerosiprivilegi.
Le attività di noleggio in Italia sono quasi 21.000
Quasi 21.000 le attività di noleggio in Italia nel 2009
Dall’aereo privato alla barca, dalla moto al camper, ma anche articoli sportivi e attrezzature da spiaggia: ecco cosa noleggiano gli italiani. Il noleggio in Italia può contare su quasi 21.000 imprese attive nel settore.
È la Lombardia a detenere il primato con il 12,7% delle imprese nazionali, pari a 2.628 imprese attive. Seguono il Lazio (12,6%), la Campania (10,4%) e la Sicilia (9,2%). Il comparto che registra la maggiore presenza di imprese è il noleggio di beni ad uso personale con il 39,7% delle attività, 8.226 imprese: di queste, la metà noleggia dvd, videocassette e videogames (4.110 imprese), circa una su quattro barche da diporto (1.963 imprese, 23,9%) ed oltre una su venti (484 imprese, 5,9%) attrezzature ed articoli sportivi. Buona anche l’offerta di attrezzature da spiaggia quali lettini, sdraio e ombrelloni, con 321 imprese specializzate nel settore, e di mezzi di trasporto adatti soprattutto alle vacanze come i motocicli (168 imprese, 29% delle imprese di noleggio mezzi di trasporto terrestri) e i camper e roulotte (114 imprese, 19,7% del settore).
E l’Italia vanta anche 132 imprese che noleggiano aerei.
Tra le province italiane, Roma è prima per numero di attività (2.040, il 9,8% del totale nazionale) precedendo Napoli (1.199 imprese, 5,8% nazionale) e Milano (1.001 imprese, 4,8% nazionale). Seguono Torino (737 imprese, il 3,6%), Salerno (550 imprese) e Palermo (443 imprese).
Lombardia con 45 nuove iscritte (il 12,9% del totale), Campania con 40 (11,5%) e Lazio con 39 (11,2%) su un totale complessivo di circa 350, le regioni dove nei primi tre mesi del 2009 sono nate più imprese.
Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano sui dati del registro delle imprese aggiornati al primo trimestre 2009.
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Caravan e Camper: i dati APC Anfia e le tendenze del settore
Caravan e Camper: i dati APC Anfia e le tendenze del settore
L´anno 2008 chiude a quota 11.854 autocaravan, con una riduzione delle immatricolazioni sul mercato italiano pari al -21,2% rispetto all´anno precedente. Un decremento che si accentua nel 2° semestre dello scorso anno che, a detta di APC-ANFIA, è conseguenza degli effetti della crisi che hanno coinvolto e continuano ad affliggere la gran parte dei distretti produttivi italiani, con particolare riferimento ai beni durevoli e al settore automotive, contraddistinti da dinamiche simili al mercato autocaravan. Una battuta d´arresto che, sebbene imputabile al quadro economico in atto, va contestualizzata in un trend di crescita nazionale duraturo (iniziato nel 1997 e proseguito quasi ininterrottamente fino al 2007), andando a considerare non solo gli effetti di breve termine, ma anche la tenuta sul medio-lungo periodo e l´attrattività che questo segmento turistico dimostra nei confronti della clientela domestica. In Italia, infatti, secondo le ricerche condotte da ACNielsen per conto di APC-ANFIA, sono 1.700.000 gli italiani che hanno già provato il viaggio in camper e dichiarano di voler ripetere l´esperienza nei prossimi anni.
Il parco circolante autocaravan al 31/12/2008 raggiunge le 240.000 unità. La flessione registrata in ambito nazionale si riscontra anche sul mercato europeo, seppur con tassi di decremento inferiori.
Secondo la European Caravan Federation (ECF), nel 2008 le immatricolazioni di veicoli ricreazionali motorizzati si attestano a 85.775 unità, segnando un decremento del 5,7% rispetto al 2007, mentre le caravan, con un calo più significativo (- 8,5% rispetto al 2007), scendono a quota 191.250 unità. Se raffrontiamo invece gli andamenti dei due segmenti caravanning in Italia, si conferma anche nel 2008 la predominanza del camper sulla caravan, con un immatricolato autocaravan oltre 4 volte superiore rispetto alle registrazioni di caravan.
Il mercato caravan mantiene un andamento decrescente nell´ultimo quinquennio, con una chiusura del 2008 a quota 2.550 unità e un calo del 12,2% rispetto al 2007. Infine, guardando alle performance dei leader del mercato europeo nel segmento autocaravan durante l´anno 2008, l´Italia si posiziona al 3° posto preceduta dalla Germania al 2° posto (20.920 immatricolazioni), dalla Francia al 1° posto (21.769), seguita dal Regno Unito al 4° posto (10.099) e, con un netto distacco, dai Paesi Bassi al 5° posto (1.088 unità).
TRA ECOINCENTIVI E DETRAZIONI
Una buona notizia per il settore è arrivata dalla riconferma degli ecoincentivi per gli autocaravan nel decreto legge 5/2009, all´interno delle disposizioni previste per i veicoli commerciali.
Ammonta a 2.500 euro il bonus dedicato ai veicoli del turismo itinerante, per la sostituzione di mezzi Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 (immatricolati entro il 31 dicembre 1999) con nuovi autocaravan Euro 4 ed Euro 5.
Secondo APC-ANFIA, gli ecoincentivi al mercato sono un gesto concreto di attenzione nei confronti del turismo itinerante, in un momento non facile per l´economia dei distretti industriali locali. Ricordiamo che la realtà produttiva dell´autocaravan, affermatasi nella Val d´Elsa, a cavallo tra le province di Siena e Firenze, ma con stabilimenti dislocati anche in Lazio e in Lombardia, vanta una forza lavoro di oltre 5.000 unità.
Da non dimenticare che agevolazioni sull´acquisto di autocaravan sono previste anche per i disabili. Nei casi contemplati dalla legge si applica la detrazione IRPEF del 19%.
L´INDAGINE AC-NIELSEN, L´IDENTIKIT DEL CAMPERISTA E IL NUOVO ´CAMPERSTYLE´
Secondo le indagini condotte da ACNielsen per conto di APC-ANFIA, sono già 3,3 milioni gli italiani che hanno sperimentato la vacanza in camper, quindi un apprezzabile bacino di utenza.
Il dato è ancor più sorprendente se consideriamo che ben 11,8 milioni d´individui dichiarano di essere affascinati dall´idea di partire a bordo di una casa mobile e, fra questi, 1,7 milioni esprimono l´intenzione di partire in camper nei prossimi tre anni.
Oggi a scegliere il camper sono prevalentemente le famiglie, in genere di 4 persone (2 coniugi e 2 bambini), le coppie senza figli al seguito, i gruppi di amici. E´ infatti cresciuta negli ultimi anni la propensione a viaggiare in camper da parte delle fasce di età più giovani, comprese tra i 25 e i 34 anni, che si dichiarano attratti da formule di viaggio più dinamiche e personalizzabili in base alle proprie esigenze. Curiosi, dinamici, aperti alle diversità culturali, amanti dello sport e degli animali, fautori del do it yourself, i nuovi giovani camperisti, sono inoltre internauti, più attenti al sociale e intenzionati ad approfittare della vantaggiosa libertà che il camper offre per raggiungere luoghi caratteristici e risalire alle proprie origini. Dalle analisi condotte risulta, infatti, che l´89% dei turisti del plein air pratica abitualmente lo shopping sul territorio durante le proprie uscite in camper, dimostrando così di apprezzare le tipicità locali, l´enogastronomia e le produzioni artigianali.
Voglia di novità, di evadere dai ritmi frenetici del quotidiano sono le principali motivazioni che spingono rispettivamente il 74% e il 62% del campione intervistato a scegliere i veicoli ricreazionali per vacanze mediamente più lunghe di quelle fatte in modo tradizionale. Nel corso di un anno il 26% dei camperisti dedica al viaggio 3 o 4 settimane, mentre il 18% di essi allunga il periodo vacanziero fino ad 1 o addirittura 2 mesi.
Tra le mete preferite l´Italia, scelta dall´83% del campione intervistato, rimane la regina incontrastata, anche se sono in crescita le destinazioni estere. Visite artistico-culturali, percorsi enogastronomici e trekking in natura le attività che attirano maggiormente i fautori del camper style.
Quali sono le loro aspettative per il futuro? L´abbattimento delle barriere soprattutto economiche, una sempre maggiore affidabilità di produttori e dealer, referenti sicuri cui rivolgere domande o dubbi e un numero crescente di strutture adeguate, le principali esigenze e richieste dei turisti della mobilità.
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