Tra nuovo business e risparmio: gli adattatori e i ripetitori WiFi

 

Parlando di business generati dalle nuove vie aperte da internet e dalle connessioni super veloci, non possiamo ignorare le novità relative alle modalità di ricezione dei segnali. Ormai assodato e dato per anacronistico parlare di cavi ethernet (pur ancora fondamentali), e presa coscienza delle capacità di trasmissione delle fibre ottiche, parliamo invece delle capacità ricettive e degli aggeggi per segnali via WiFi.

Infatti, non solo i router, ma anche tutto ciò che può stare a corredo della ricezione Adsl o connessione super veloce, sono i soggetti e attori del business generato da queste nuove categorie di mercato. In particolare, per quanto concerne la ricezione, dobbiamo distinguere tra due tipologie di apparecchi: gli adattatori WiFi e i ripetitori WiFi. Una prima differenza è data dall’utilità di entrambi, ossia, non sono fondamentali, ma possono diventarlo. Ma, andiamo con ordine.

Gli adattatori WiFi sono dei piccoli aggeggi, come chiavette USB, che vengono inseriti nei pc fissi che non sono dotati di connessione senza fili. Ossia, in quelli pc che non nascono con la predisposizione alla connessione con un router, se non in modalità modem. Un modo per trasformare il proprio apparecchio domestico, senza ricorrere a nuovi acquisti, a fili per casa o ad assistenza specifica per impianti. Per ovviare a questo, i più noti marchi (specie giapponesi, come al solito) hanno sviluppato gli adattatori, ossia dei ricettori di segnale che, associati ad un’antenna, consentono di navigare con maggiore o minore velocità via WiFi. In particolare, tali adattatori vengono distinti per capacità di ricezione segnale:


– classe b, hanno una connettività fino a 11 Mbit/s
– classe g, hanno una connettività fino a 54 Mbit/s
– classe n, hanno una connettività fino a 300 Mbit/s

 

I ripetitori sono per lo più obsoleti, specie quelli che hanno in dotazione una potenza di trasmissione-ricezione notevole: infatti, questi piccoli aggeggi consentono di ricevere il segnale del proprio router, con opportuna configurazione, anche a parecchi metri di distanza e con ostali a frapporsi tra i due ripetitori. Insomma, una potenziale soluzione per chi, ad esempio, vuole utilizzare la propria connessione anche fuori casa e nel circondario (ad esempio in altro appartamento, o in un garage), senza altro abbonamento.

 

 

 

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